Leonardo da Vinci è stato la figura più importante del Rinascimento; il suo talento ed il suo ingegno nel campo delle arti e della scienza sono degni di fama mondiale. Una delle frasi belle e famose, che ci aiuta a conoscere meglio la sua figura è:
Nessun effetto è in natura sanza ragione, intendi la ragione e non ti bisogna sperienza.
Da ciò si può dedurre la sua innata curiosità, che lo ha portato già da bambino a dar mostra della sua spiccata intelligenza e indole artistica.
Leonardo nasce nel piccolo paesino di Vinci, in toscana, il 15 aprile 1452 dal padre Piero da Vinci, notaio, e dalla madre Caterina. Leonardo era figlio illegittimo dei due amanti e venne battezzato in assenza dei genitori, che non essendo sposati non potevano assistere alla celebrazione. Piero da Vinci per la sua condizione sociale era promesso sposo di Albiera di Giovanni Amadori; mentre Caterina andò in sposa ad un contadino , Piero del Vacca, che accettò di prenderla in sposa nonostante la sua posizione. Piero da Vinci non ebbe figli dal suo matrimonio; Leonardo sin dalla nascita venne accettato dalla famiglia paterna e dal nonno Antonio che annotò il lieto evento della sua nascita in un libro notarile della famiglia. Leonardo infatti viveva con il padre e la matrigna che morì a 28 anni; il padre si sposò altre tre volte. Dal terzo matrimonio, con Margherita di Francesco di Jacopo di Guglielmo nacquero sei figli e altri sei nacquero dalla quarta ed ultima unione. Così Leonardo si ritrovò in età avanzata ad avere 12 fratelli, dei quali l'ultimo nacque quando Leonardo aveva già 46 anni. I rapporti con essi non erano dei migliori e peggiorano dopo la morte del padre per questioni di eredità. La madre invece generò altre tre femmine.
Leonardo nel 1462 si trasferì con famiglia a Firenze, dove il padre mostrò i disegni del giovane figlio ad Andrea del Verrocchio che si convinse a prendere Leonardo a lavorare nella sua bottega. Si narra che da bambino scriveva con la sinistra e a rovescio, con una scrittura speculare e che fosse attratto dai fenomeni naturali e dalle arti.
Il primo incarico artistico gli viene commissionato nel 1478 quando Leonardo realizza una pala per la cappella di San Bernardo per il Palazzo della Signoria; in realtà la pala verrà poi realizzata da Filippo Lippi, anche se alcuni critici la attribuirono erroneamente a Leonardo a causa del sorriso tendenzialmente leonardesco della Madonna.
Nel 1480 entra a far parte dell'Accademia del Giardino di San Marco, patrocinata da Lorenzo il Magnifico; riceve così l'incarico di dipingere l'Adorazione dei Magi, conservata agli Uffizi. L'ambiente fiorentino tuttavia non lo soddisfa e viene accolto con benevolenza dal Duca di Milano Lodovico Sforza dove realizza alcuni dei suoi capolavori pittorici più famosi: la Vergine delle Rocce e il Cenacolo. Quest'ultima opera fu commissionata per il convento di Santa Maria delle Grazie, luogo caro agli Sforza. Leonardo perfezionò una tecnica mista di tempera ed olio in quanto la tecnica dell'affresco richiedeva tempi di asciugatura troppo lenti. Dopo pochi anni però si notò che l'opera cominciava a perdere colore per via degli ambienti umidi del refettorio dove era conservata e l'opera subì molti tentativi di restauro. L'invasione, nel 1499, delle truppe francesi, costringono Leonardo a tornare a Firenze dove si occupa di affrescare il Salone del Consiglio di Palazzo della Signoria. Qui nel 1503 realizza il celebre quanto misterioso capolavoro della Monna Lisa. Il dipinto più famoso del mondo, che ritrae una donna tradizionalmente identificata nella figura di Lisa Gherardini, nobildonna fiorentina sposa del Giocondo, non è semplicemente un ritratto; esso, come scrive Charles de Tolnay è una miracolosa creazione della natura con valore universale.
Leonardo oltre che per le opere artistiche è inoltre conosciuto per aver dato un contributo significato in diverse materie scientifiche. Tra le sue ricerche sono degne di nota quelle sul volo, sulla geologia, in particolare sui fossili, in astronomia, in botanica e in anatomia. Le sue invenzioni più rivoluzionare sono il prototipo, non realizzato, della macchina volante, e le numerose macchine da guerra, come gli scorpioni, i cortaldi e le serpentine. Progettò inoltre il palombaro, una specie di sottomarino, con meccanismo a molla e telaio automatico. Nel 1513 Leonardo si trasferisce in Francia, ad Amboise, su invito del re di Francia Francesco I che gli affida un progetto idrogeologico di alcuni fiumi. Nella cittadina francese Leonardo scrive il suo testamento, nel quale lascia in eredità tutti i suoi averi a Francesco Melzi, un amico d'infanzia. Tale circostanza ha poi suscitato sospetti sulla presunta omosessualità dell'artista. Leonardo muore ad Amboise il 2 maggio 1519 e viene sepolto nella chiesta di S. Fiorentino; le sue spoglie sono andate perdute a causa delle profanazione avvenute in Francia durante le guerre di religione del XVI secolo.
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1) Gli ostacoli non mi fermano. Ogni ostacolo si sottomette alla rigida determinazione.
Motivazionali
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2) Il vino è bono, ma l’acqua avanza. In tavola.
Vino
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3) Et però credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini buoni.
Vino
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4) Li omini perseguiranno quella cosa della quale più temano. Cioè saran miseri per non venire in miseria.
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5) Nessuna cosa ci inganna più del nostro giudizio.
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6) Un vaso rotto crudo si può riformare, ma il cotto no.
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7) Tristo è quel discepolo che non avanza il suo maestro.
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8) Tra la pittura e la scultura non trovo altra differenza, senonché lo scultore conduce le sue opere con maggior fatica di corpo che il pittore, ed il pittore conduce le opere sue con maggior fatica di mente.
Pittura
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9) Sposarsi è come mettere la mano in un sacco pieno di serpenti, nella speranza di tirar fuori un'anguilla.
Matrimonio
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10) Siccome una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire.
Vita
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11) Siccome l'animosità è pericolo di vita, così la paura è la sicurtà di quella.
Paura
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12) Si come ogni regno in sé diviso è disfatto, così ogni ingegno diviso in diversi studi si confonde e indebolisce.
Essere
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13) Si come il mangiare senza voglia sia dannosa alla salute, così lo studio senza desiderio guasta la memoria e non ritien cosa ch'ella pigli.
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14) Si come il ferro s'arruginisce sanza esercizio e l'acqua si putrefà o nel freddo s'addiaccia, così lo 'ngegno sanza esercizio si guasta.
Essere
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15) Se tu sarai solo, tu sarai tutto tuo.
Solitudine
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16) Riprendi l'amico in segreto e lodalo in palese.
Amicizia
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17) Raro cade chi ben cammina.
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18) Questo per isperienza è provato, che chi non si fida mai sarà ingannato.
Fiducia
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19) Quelli che s'innamoran di pratica sanza scienzia son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada.
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20) Quando avrai provato l'emozione del volo,una volta a Terra camminerai con lo sguardo rivolto verso il cielo perchè la sei stato e la agogni a ritornare.
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21) Ogni torto si dirizza.
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22) Ogni nostra cognizione, principia dai sentimenti.
Sentimento
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23) Ogni impedimento è distrutto dal rigore.
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24) Ogni azione fatta dalla natura non si pò fare con più brieve modo co' medesimi mezzi. Date le cause la natura partorisce li effetti per i più brievi modi che far si possa.
Natura
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25) O dormiente, che cosa è sonno? Il sonno ha similitudine colla morte. O perché non fai adunque tale opera che dopo la morte tu abbi similitudine di perfetto vivo, che vivendo farsi col sonno simile ai tristi morti?
Sonno
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26) Non è sì grosso ingegno che voltatosi a una cosa sola, e quella sempre messa in opera, non la faccia bene.
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27) Non si debba desiderare lo impossibile.
Impossibile
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28) Niente puo essere amato o odiato se non è prima conosciuto.
Odio
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29) Nessuno effetto è in natura sanza ragione; intendi la ragione e non ti bisogna sperienza.
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30) Nessuna cosa è da temere quanto la sozza fama. Questa sozza fama è nata da' vizi.
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31) Nessuna certezza delle scienze è dove non si pò applicare una delle scienze matematiche, ovver che non sono unite con esse matematiche.
Scienza
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32) Nessuna azione naturale si pò abreviare.
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33) Natura non rompe sua legge.
Natura
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34) Lussuria è causa della generazione.
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35) Li omini e le parole son fatti. E tu, pittore, non sapiendo operare le tue figure, tu se' come l'oratore che non sa adoperare le parole sue.
Pittura
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36) La vita bene spesa lunga è.
Vita
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37) La verità sola fu figliola del tempo.
Verità
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38) La stoltizia è scudo della vergogna, come la improntitudine della povertà.
Vergogna
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39) La somma filicità sarà somma cagione della infelicità, e la perfezion della sapienza cagion della stoltizia.
Sapienza
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40) La scienza è il capitano, e la pratica sono i soldati.
Scienza
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41) La sapienza è figlia dell'esperienza.
Sapienza
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42) La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.
Pittura
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43) La pittura rappresenta al senso con piú verità e certezza le opere di natura, che non fanno le parole o le lettere, ma le lettere rappresentano con piú verità le parole al senso, che non fa la pittura.
Pittura
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44) La pittura non s'insegna a chi natura nol concede, come fan le matematiche, delle quali tanto ne piglia il discepolo, quanto il maestro gliene legge.
Pittura
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45) La paura nasce più tosto che altra cosa.
Paura
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46) La natura è piena d'infinite ragioni che non furon mai in isperienza.
Natura
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47) La natura è costretta dalla ragione della sua legge, che in lei infusamente vive.
Natura
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48) La natura pare qui in molti o di molti animali stata più presto crudele matrigna che madre e d'alcuni non matrigna ma pietosa madre.
Natura
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49) L'uomo ha grande discorso, del quale la più parte è vano e falso. Li animali l'hanno piccolo, ma è utile e vero, e meglio è la piccola certezza che la gran bugia.
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50) L'omo ha desiderio d'intendere se la femmina è cedibile alla dimandata lussuria, e intendendo di sì e come ell'ha desiderio dell'omo, elli la richiede e mette in opera il suo desiderio, e intender nol pò se non confessa, e confessando fotte.
Desiderio
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51) L'anima desidera stare col suo corpo perchè,senza li strumenti organici di tal corpo, nulla può operare ne sentire.
Anima
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52) L'acqua che tocchi de' fiumi è l'ultima di quella che andò e la prima di quella che viene. Così il tempo presente.
Acqua
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53) Il pittore che ritrae per pratica e giudizio d'occhio sanza ragione è come lo specchio, che in sé imita tutte le a sé contrapposte cose, sanza cognizione d'esse.
Pittura
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54) Il moto è causa d'ogni vita.
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55) Il dipintore disputa e gareggia colla natura.
Pittura
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56) I sensi sono terrestri, la ragione sta for di quelli quando contempla.
Contemplazione
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57) I dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio.
Perfezione
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58) E questo omo ha una somma pazzia, cioè che sempre stenta per non istentare, e la vita se li fugge sotto speranza di godere i beni con somma fatica acquistati.
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59) Dov'è più sentimento, lì è più ne' martiri gran martire.
Sentimento
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60) Domanda consiglio a chi ben si corregge.
Consigli
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61) Come è più difficile a 'ntendere l'opere di natura che un libro d'un poeta.
Natura
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62) Come il ferro in disuso arrugginisce, così l'inazione sciupa l'intelletto.
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63) Colui che in una discussione fa sfoggio di autorità, non usa la ragione, ma la memoria.
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64) Chi vole vedere come l'anima abita nel suo corpo, guardi come esso corpo usa la sua cotidiana abitazione, cioè se quella è sanza ordine e confusa, disordinato e confuso fia il corpo tenuto dalla su' anima.
Anima
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65) Chi vol essere ricco in un dì è impiccato in un anno.
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66) Chi tempo ha e tempo aspetta, perde l'amico e danari non ha mai.
Tempo
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67) Chi teme i pericoli non perisce per quegli.
Pericolo
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68) Chi semina virtù fama raccoglie.
Virtù
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69) Chi scalza il muro, quello gli cade addosso.
Limite
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70) Chi poco pensa, molto erra.
Pensiero
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71) Chi più possiede, più debbe temere di non perdere.
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72) Chi non stima la vita non la merita.
Vita
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73) Chi non raffrena la volontà colle bestie s'accompagni.
Volontà
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74) Chi non punisce il male, comanda che si facci.
Male
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75) Chi nega la ragion delle cose, pubblica la sua ignoranza.
Ignoranza
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76) Chi disputa allegando l'autorità, non adopra l'ingegno, ma piuttosto la memoria.
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77) Chi biasima la somma certezza delle matematiche si pasce di confusione, e mai porrà silenzio alle contraddizioni delle sofistiche scienzie, colle quali s'impara uno etterno gridore.
Scienza
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78) Chi biasima la pittura, biasima la natura, perché le opere del pittore rappresentano le opere di essa natura, e per questo il detto biasimatore ha carestia di sentimento.
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79) Chi altri offende, sé non sicura.
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80) Amor ogni cosa vince.
Amore